Afghanistan: esiste un'exit strategy?
Il conflitto afgano è un esempio classico di una ‘small war’, ovvero di un conflitto tra superpotenze e comparativamente piccoli e ‘poveri’ gruppi di insorti, secondo lo schema delle guerre coloniali delineato da C.E. Callwell in 1896. Dal punto di vista degli insorti e delle popolazioni civili afflitte, ovviamente tali guerre non sono affatto ‘small’, ma eventi epocali che possono rappresentare traumi indelebili nella coscienza di intere nazioni. Tali conflitti asimmetrici tendono ad essere caratterizzati anche da una asimmetria di comportamento oltre che da una di forza teoricamente disponibile. Come discusso da P.B. Rich in the Counter-insurgent state, la reazione alla sfida di un movimento insurrezionale tende as essere lenta ed incoerente, a causa in primo luogo della sottovalutazione della minaccia che un tale movimento potrebbe rappresentare e in secondo luogo dei conflitti di potere e di interesse tra le varie componenti di un regime politico.
| Item Type | Report (Technical Report) |
|---|---|
| Departments | LSE |
| Date Deposited | 16 Jan 2012 11:25 |
| URI | https://researchonline.lse.ac.uk/id/eprint/41492 |